L' Approdo - Panoramica di secoli in fermento - Prof. Domenico Turco

La nuova fatica editoriale di un autore attivo e prolifico come Diego Puzzangara si differenzia notevolmente rispetto ai libri precedenti, di argomento poetico e narrativo. L' Approdo - Panoramica di secoli in fermento - è il significativo titolo di quest'opera di saggistica multidisciplinare, che sintetizza spunti e sviluppi relativi a diversi ambiti: antropologia, filosofia, storia, sociologia e varia umanità. Tuttavia, queste rilevanti aree del sapere non sono affrontate in senso tecnico, o specialistico. L'approccio seguito è, nel contempo, rigoroso e appassionato, e non manca di certo spazio per la poesia e la retorica, intesa, secondo la concezione classica, come arte del dire (ars dicendi) e non come la pomposa e fluviale prosa dei tromboni accademici. Emerge lo spirito creativo, la ' forma mentis' dello scrittore Diego Puzzangara, abituato a raccontare sequenze di vita – non a caso titolo di un suo romanzo - e quindi ad andare oltre il nudo dato scientifico nell'approcciarsi alla marcia degli eventi delineata nell'opera in discorso. Atto d'amore di un figlio nei confronti della terra cui deve i natali, l'Approdo - Panoramica di secoli in fermento - è un interessante viaggio nel tempo, che parla di quando 'tutto il mondo nelle sue strettoie mentali era Paese, Forma, Significato e Immagini di padroni o servi, patrizi o plebei, nobili o popolani, liberi o schiavi. Il pregevole lavoro fa testo principalmente per avere aperto uno squarcio di verità, rivelando, nel vichiano susseguirsi di corsi e ricorsi storici, l'emergere di drammi collettivi riguardando, nell'arco dei secoli, proprio i deboli, gli ultimi, gli infimi, cioè i vinti, e perché no, gli sconfitti dal destino, in quanto vessati da iniquità, angherie e prepotenze. Diego Puzzangara dà voce a queste persone in cerca di una vita e di un mondo migliori, e che in nome di un differente percorso, si sono opposte al sistema, talvolta fino all'estremo sacrificio di sé. L'Approdo è un racconto corale che coinvolge gli uomini e le donne comuni che hanno fatto la storia, e nei cui confronti noi, che viviamo nel Terzo Millennio, dobbiamo sentirci grandi debitori. L'uso del termine 'Panoramica' è rivelativo, dal momento che indica uno sguardo ampio sulle cose, un'occhiata copiosa che non pretende di abbracciare tutti gli orizzonti della storicità umana, ma che in questo caso si limita alla terra natale di Diego Puzzangara. Il prezioso libro è rivolto al passato per illuminare il presente e dare senso, direzione e progettualità al futuro. Futuro considerato appunto, l'approdo di secoli in fermento, che lo scrittore Puzzangara fa rivivere grazie alle straordinarie qualità del suo stile, davvero inconfondibile. L'opera si apre con una serie d'interrogativi in merito alle origini di Canicattì,

" Nucleo d'operosità feconda e creativa, sin dalla mitica Posa della prima pietra".

Puzzangara prende spunto dagli aspetti lacunosi del passato della sua città, senza aggiungere nuove ipotesi, per svolgere importanti riflessioni sul senso della vita, in relazione alle diverse dimensioni del tempo. Il passato è nostro, come e in quanto appartenenti al genere umano: "Siamo perché fummo"- è il motto che sintetizza lo spirito di questo eccezionale excursus nella Sicilia di ieri, utile a comprendere la realtà di oggi, speranza e auspicio di vita per un domani migliore.