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"La virtù appartiene ai princìpi dello spirito umano,
beato mondo ove, uomini e donne, nobili e popolani, in una eterna gara d'abnegazione e d'altruismo, si prodigano con tanto amore al fine di costruire un mondo più bello e un lieto domani "

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Opere

In oltre 50 anni di scrittura, ho realizzato numerose opere con temi e personaggi tipicamente siciliani, protagonisti assoluti delle mie poesie e dei mie romanzi.

Libri di Poesie

  • "Dolce candore" - Canicattì 1967
  • "Il tutto ci appartiene" - Roma 2009

Libri di Narrativa

  • "La grotta di fra Gesualdo" - Firenze 2004
  • "Sequenze di vita" - Roma 2007

Saggi

  • "L'approdo - Panoramica di secoli in fermento" - Canicattì 2015



L' Approdo - Panoramica di secoli in fermento - Prof. Luigi Nunziata

L'autore del presente libro, come in un affresco, idealizza la realtà alternando eventi storici che hanno segnato il tempo, a ricordi tramandati da generazioni, nonché a citazioni dotte, intervallate da memorie personali. Ciò che d'acchito colpisce il lettore attento, sono l'impegno, la passione e lo slancio che traspaiono da una severa e scrupolosa ricerca intesa, a sua volta, quale ponderata indagine, corredata da una dovizia di dati e di date, concernenti la movimentata e sofferta evoluzione storico-sociale- della sicula Gente. Indubbiamente, è comprensibile come e perché sì 'indomita stirpe', temprata dalla crudezza degli eventi, culminanti tutti sulla propria fustigata pelle, è arrivata a una consapevolezza che trae origini dal mai sopito vigore dei Vespri siciliani. (1282 ) Passando in rassegna le relative vicissitudini umane e studiandone le esogene cause e i conseguenti effetti che determinano, come dire, 'la forma mentis', c'è da precisare che, nel succedersi o rinnovarsi del tempo, quotidianamente le loro tristi vicende sfociano, prendono forma e fluiscono, 'in quella italianità' – parole testuali dell'autore – 'non seconda a nessuno' senza perdere di vista la voglia di redenzione e di riscatto civile, concepita quale condizione sociale, millenaria sì ma non connaturata, né inamovibile cui, a prescindere da inimmaginabili sacrifici nell'unità d'intenti protesi alla lotta, basta intensamente volerlo e, alle stesse condizioni, ovunque si rompe la catena che relega gli esseri umani, alla schiavitù del bisogno. Non per nulla, Puzzangara, condividendo in pieno il modo di essere della sicula Etnia, nella quale con velato orgoglio s'immedesima, plaude ai comportamenti dei suoi conterranei e, a maggiore ragione, a quegli altri ancora, che precedono e danno seguito, anche in senso globale, alla Rivoluzione francese, sino ai fasti del nostro Risorgimento e alle fatiche che verranno innanzi per l'Unificazione dell'Italia. L'autore, come possiamo constatare, intersecando con erudite citazioni che richiamano alla ribalta gli sforzi compiuti, sia da singoli umani, sia da tutto un popolo, come a sancire e a sintetizzare la giustezza dei principi e dei valori che caratterizzano 'l'indole meridionale di chi di lavoro vive', testualmente, scrive: 'Noi, oltre che uomini e donne, siamo anche desiderio, pensiero, volontà, siamo sogni, ambizioni e slanci'. E' così che egli, come a liberarsi dalle anguste strettoie - spazio/tempo - in una visione 'dal concetto universale', aggiunge: "Rivoluzioni e conflitti saranno sempre presenti, sugli scenari del mondo, sino a che non si comprenderà, una buona volta e per sempre, che la libertà degli esseri umani è una sola e indivisibile e che, lo si voglia oppure no, passa attraverso 'Il Diritto alla vita', senza cui non avremmo una Panoramica di secoli in fermento ma, un eternare di Epoche segnate dall'angoscia. E poi? Quegli eventi drammatici che sfociano nella fulgida 'Impresa dei Mille', hanno la fantastica capacità di trasformare il popolo siculo in 'COMITATO' – Intanto, perché non dirlo che, quegli episodi entusiasmano e balenano ancora? La presente opera, ha il merito di avere tratto in superficie, tra flussi e riflussi di verità lampanti, ingiustizie e soprusi subiti da rattristata umanità, moniti indignati di decorsi secoli, nonché voci d'uomini e donne anelanti il riscatto e che, gridando: 'Basta! - hanno saputo combattere, vincere e possibilmente anche morire, sulla sacrale breccia del Bene Comune; diversamente non avremmo avuto che un semplice e silenzioso fluire del tempo, in un ribadirsi di Epoche mute, pregne di sofferenze timide e inerti, prigioniere di quelle inesorabili paludi che sanciscono l'immobilismo. E ancora; a uno dei tanti - Perché? - l'autore, implicitamente risponde: "Noi siamo perché fummo". Si tratta di una frase che non cancella il tempo, poiché esterna una continuità di vita che anela vita.


Diego Puzzangara

Poeta e Scrittore Siciliano

Nato a Canicatti nel 1922, trascorre la sua vita lavorando come ferroviere in giro per l'Italia prima di trasferirsi definitivamente nella sua città natale e dedicarsi alla sua passione più grande, la scrittura.

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"Dolce Candore" - Prof. Domenico Turco
"Sequenze di Vita" - Prof. Domenico Turco
"Sequenze di Vita" - Prof. Nuccio Mula
"L' Approdo - Panoramica di secoli in fermento" - Prof. Domenico Turco



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